venerdì 23 marzo 2012

Non c'è democrazia senza società civile


Da sempre la  filosofia politica moderna si è occupata del concetto di socità civile. Da Hobbes ad Hegel, passando per Comte e Marx, qualunque filosofo abbia trattato di politica ha affrontato l'argomento cercando di pervenire ad una definizione, come tradizionalmente accade in filosofia. Riassumere i vari approcci nei confronti della materia sarebbe impossibile, data la brevità che richiede uno strumento come il blog. E però a mio avviso, l'approccio di Hegel alla definizione di società civile è quello più interessante, specialmentee quando il filosofo di Stoccarda ci parla del concetto di soddisfazione dei bisogni. 
In effetti è proprio così. Chi se non la società civile è più adatta a rappresentare e soddisfare i bisogni della cittadinanza. Se guardiamo alla società d'oggi, la lezione hegeliana è quanto mai attuale. La società civile è infatti un attore intermedio essenziale tra il singolo cittadino e le istituzioni, un anello di congiunzione tra due mondi troppo distanti. I partiti, a cui è stata storicamente demandata questa funzione, hanno fallito in quest'opera di rappresentazione degli interessi, sia a livello locale che nazionale. Obsoleti ed autoreferenziali, le formazioni politiche così per come le conosciamo oggi non rispondono più alle esigenze della società contemporanea. Non dico che i partiti non servano più e non siano importanti all'interno di una democrazia, ma il mondo è molto più vario di come i partiti ci insegnano a rappresentarlo, almeno in Italia. La dialettica dei guelfi contro i ghibellini, dei comunisti contro i fascisti, dei bianchi contro i neri, non regge più. Quella narrazione della società è finita. Lo hanno capito bene gli scandinavi, i tedeschi e i popoli nordeuropei in generale, così come gli americani. Destra e sinistra esistono solo per convenzione, perchè dietro quelle due macrocategorie c'è una galassia di realtà. Movimenti, associazioni, professioni, sindacati e imprese. Per questi paesi tutto quello di cui è fatta una società è degno di essere ascoltato e di essere consultato preventivamente in merito alla governance. Diventa un bisogno più che una legge o un'imposizione. E' come se si trattasse del bisogno di far sentire i propri bisogni. Quei bisogni o necessità di cui ci parlava Hegel e che qualunque società emancipata e libera ha bisogno di esprimere e di vedere soddisfatti. Purtroppo, sono in molti a parlare di società civile descrivendola come una mera espressione alla moda, di recente scoperta. Ma è un pò come chi un secolo fa faceva fatica a digerire la parola democrazia. Oggi sarebbe impensabile vivere senza democrazia. Ci vorrà forse un altro secolo, ma verrà il giorno in cui sarà impensabile per chiunque la vita di una comunità senza l'apporto della società civile.

AV

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