domenica 28 novembre 2010

L'11/9 della diplomazia internazionale

Questo governo non mi piace. Non mi piace ciò che rappresenta e chi lo presiede. In politica estera, ieri (2003, Iraq) come oggi sono state fatte scelte inopportune ed incongruenti con la storia della nostra pur contraddittoria diplomazia. Tuttavia, per una volta, mi trovo d'accordo con quanto affermato da un esponente di questo governo. Mi riferisco alle parole del ministro Frattini quando afferma che la pubblicazione di file segreti fatta da Wikileaks in queste ore è l'11/9 della diplomazia internazionale. Nonostante, infatti la massa (e i giornali in questo gli fanno da spalla) sia più attenta al fatto che Berlusconi venga descritto dalla diplomazia americana come un "vanesio" e come l'uomo delle "feste selvagge", nessuno si rende conto che Wikileaks ha scatenato una potenziale Nagasaki dalle conseguenze imprevedibili. Ritengo che la libertà di informazione sia un valore fondamentale, ma se questa rischia di mettere a repentaglio la sicurezza internazionale e con ciò le vite di milioni di persone, allora sono il primo a dire fermatevi! Dietro quei documenti infatti non c'è solo il bunga bunga o il fatto che Gheddafi sia ipocondriaco. Su questi commenti è facile passarci sopra. Si può rimanerne offesi, ma non al punto da meditare vendette e scatenare attacchi (anche se come pretesti sarebbero ottimi, la storia ci insegna). Ma se si scopre che l'Arabia Saudita riteneva giusto  attaccare l'Iran e che quest'ultimo assieme alla Corea del Nord commercia armi per colpire l'Europa, siamo ben al di là della rivelazione di semplici pruderie. Altro fatto preoccupante. Pare che parlando con il nostro ministro degli esteri Frattini a Roma, il segretario americano alla difesa Robert Gates avrebbe detto che se non si ferma l'Iran entro 4-5 anni il mondo potrebbe essere un posto completamente diverso. E vi lascio immaginare perchè. E ancora. L'Europa - dove gli Stati Uniti vengono a fare tutti i loro porci comodi da decenni - pare non essere essenziale per la politica estera  di Washington (anche se serve ed è servita per mandare truppe e mezzi, in Afghanistan oggi e in Iraq ieri).
Detto ciò, ci avrei pensato più di una volta prima di scatenare i disguidi che potrebbero riguardare i membri della comunità internazionale da oggi in poi. E questo a causa dell'eccessiva libertà di stampa e diffusione di informazioni top secret che contraddistingue quest'epoca. Pensiamo a cosa sta accadendo in questi giorni tra le due Coree. Se scopriamo che Pechino è uno snodo per lo smercio di componenti di missili balistici tra la Corea del Nord e l'Iran, quanto c'è da star tranquilli?
Qualcuno un domani si assumerà la responsabilità di quanto accadrà. Gli uomini di governo in primis. Anche Wikileaks. Che in tutto ciò ha almeno un pregio. Averci rivelato nelle mani di quali menti scellerate è oggi il mondo in cui viviamo.
A questo punto non resta che attendere e gustarci l'amaro film dell'11/9 della diplomazia internazionale. 

AV

domenica 21 novembre 2010

I diritti del fanciullo? Cambiare l'immagine su FB ...

Una ricorrenza importante come quella dell'approvazione della convenzione ONU sui diritti dell'infanzia ha letteralmente trasformato FB. Per ricordarla migliaia di utenti hanno sostituito l'immagine del profilo sul popolarissimo social network con quella di un cartone animato. Un modo per non dimenticare? Forse. Tuttavia, non ritengo possibile demandare l'impegno a tutela dei più deboli - in questo caso i minori - al semplice cambiamento di un'immagine. Non per rompere le uova nel paniere, ma ritengo l'iniziativa di un'ipocrisia inaudita.  Una campagna talmente ipocrita che nel giro di pochi minuti ha mostrato la sua debolezza trasformandosi in un memorial di sigle dei cartoni animati. Bellissimo momento nostalgico, per carità. Ma dei diritti del fanciullo nemmeno l'ombra. A mio avviso, l'accaduto mette in luce molti aspetti. Il primo è la induscutibile potenza mediatica del vettore che lancia il messaggio (cinema, tv, videogiochi, siti web, ecc.). La seconda cosa è  la facilità emotiva con cui riusciamo a farci trasportare dai mass media. Lo facciamo istintivamente, senza fermarci a ragionare. Riusciamo a ricordare una convenzione importante come quella del 20 novembre 1989 solo se ci chiedono di cambiare l'immagine del nostro profilo con quella di un cartone animato.  Dimostrazione che oggigiorno tutto diventa serio soltanto se diventa gioco, se ti diverti e non ti annoi. 
Ma perchè tutto questo (mio) rumore per nulla? Perchè l'episodio è il sintomo di come riusciamo ad appassionarci ad un problema solo se questo ci viene proposto con tanto di pubblicità e di emotività. Anche solo per un istante. Poi, di nuovo tutto alla normalità. Il risultato? Che nessuno sa cosa sia quella convenzione, cosa sancisca e quali diritti abbia un bambino. Molti e molte tra quelli che hanno cambiato l'immagine del proprio profilo avranno inculato i propri figli davanti alla televisione o alla playstation per pomeriggi interi, negando di fatto numerosi articoli della carta.
Internet, FB o qualsiasi mezzo mediaticamente potente può avere infatti l'effetto contrario di farci riprodurre scemenze immani usando come pretesto fini particolarmente nobili. A questo punto, mi chiedo se è possibile eliminare la povertà anche solo scrivendo un articolo su un blog. Mi chiedo se si può combattere la violenza sui minori pubblicando link su FB. Se si può lottare contro la mafia semplicemente impostando la foto di Paolo Borsellino come immagine del profilo sul social network di turno. Io dico di no. Quelli sul web non sono gesti materiali e concreti e, se mi permettete, la realtà è ancora fatta da gesti reali e concreti.  Stare  a casa dietro uno schermo non è affatto sintomo di azione.
Concludo citando l'articolo 23 della Convenzione:

i fanciulli mentalmente o fisicamente handicappati devono condurre una vita piena e decente, in condizioni che garantiscano la loro dignità, favoriscano la loro autonomia e agevolino una loro attiva partecipazione alla vita della comunità
Ebbene, qualcuno (me compreso) avrebbe potuto, proprio in questi giorni, lanciare una petizione contro l'immane scempio di costituire classi separate per i bambini disabili proposto dalla Lega a Udine. Un fatto questo che nega quell'articolo 23 della Carta di cui sopra. E tuttavia, con un'iniziativa del genere come faremmo a cambiare l'immagine del nostro profilo Facebook? 

AV

sabato 6 novembre 2010

Berlusconia

A Berlusconia può succedere di tutto. Puoi svegliarti la mattina e dire che la mafia ti manda le escort a casa per poi ricattarti. Puoi anche dire che abolirai il cancro. Puoi persino spingerti a dire che il cancro è la magistratura.

Vedete, a Berlusconia si possono anche evadere le tasse e dire che sono troppo alte. Puoi anche far rientrare i capitali dall'estero pagando soltanto il 5% sul totale. Berlusconia è meravigliosa! Lì puoi chiamarti utilizzatore finale se vai a mignotte e compiacere Sua Santità dicendo meglio andare a puttane che frocio! Inoltre, a Berlusconia puoi nominare le migliori gnocche all'interno delle assemblee pubbliche e far emigrare all'estero i cessi e quelli che hanno studiato.

A Berlusconia hai fatto un miracolo anche solo dicendolo. Ricostruisci paesi distrutti dal terremoto dall'oggi al domani. Spazzi via i rifiuti dalle strade anche solo a pensarlo. E' questa la nuova frontiera dell'ambientalismo! Puoi dire che i termovalorizzatori non sono dannosi per la salute e farlo annunciare da oncologi di primo piano. E puoi anche nominare questi oncologi ai vertici di agenzie nucleari. Puoi mettere nel tuo governo chiunque, senza distinzione di ceto, e questo perchè tutti sono uguali! Ad esempio, giusto per dirne una, cos'ha di meno rispetto ad un altro un sottosegretario camorrista? Nulla! Berlusconia è ugualitaria proprio per questo.

A Berlusconia i giovani fanno la gavetta andando alle serate in lista e vestendo rigorosamente come Costantino Vitagliano. Qui tutti si mettono in fila per farsi selezionare in un qualsiasi ingresso. Mica entra chicchessia. Solo gente selezionata!

A Berlusconia non si leggono libri, non si guardano telegiornali e l'unica Maria che venerano di cognome fa De Filippi e va in onda alle tre su Canale 5. A Berlusconia l'istruzione è leggera. Mica quei tomi di una volta. La cultura è stata stravolta da una ventata di freschezza. Basta con  la Normale di Pisa, l'Orientale di Napoli e la Bocconi. La nuova frontiera dell'istruzione universitaria si chiama Cepu. Basta con il Devoto-Oli. Oggi  ci sono i più economici e snelli Chi e Novella 2000.  Per non parlare dell'immagine! Stop ai randagi puzzolenti, rasta e con le barbe lunghe. Via gli sfigati con le magliette anonime. Qui ci si lampada e le sopracciglia vanno rifatte. Oltra al trapianto di capelli e all'impianto idraulico, beninteso.

A Berlusconia si pensa solo al futuro.  Se le ragazze vogliono fare carriera, basta dirlo e c'è una soluzione unica per tutte. Basta con questi distinguo. Mi laureo lì, mi specializzo in questo, studio per fare questo. Basta sposare uno ricco! E poi, a Berlusconia tutto è più facile! Per esempio, se devi presentare il tuo curriculum lo presenti a metà. Solo culum, niente curri!

A Berlusconia hai anche la fortuna di poter avere le centrali nucleari. Magari proprio vicino casa tua, come in un episodio dei Simpsons! Inoltre, qui si ammazzano i sindaci che rompono le palle con l'ambiente. Oppure, se proprio non li si possono uccidere, si destituiscono dal loro incarico.

A Berlusconia il motto è: "via il vecchio e avanti il nuovo". Gli scavi di Pompei? Possono pure crollare! Cartacce e statue mozzate a Villa Borghese? Chi se ne frega! Tanto c'è Arcore, la Costa Azzurra e il nuovo rifugio ad Antigua! E poi c'è il ministro della cultura, Sandro Bondi.

A Berlusconia ci sono anche i supereroi. Mangano e dell'Utri, per citarne due a caso.  Anche l'amore è diverso! Un pò libertino e un pò bucolico! Per esempio, ci sono Apicella, Fede e Mora che mangiano ciliegie insieme a belle ragazze, guardandole negli occhi e cantando loro degli stornelli., senza toccarle però! Qui c'è l'Italia multiculturale con donne da tutto il mondo che possono fare carriera! Altro che Stati Uniti e American dream! Il melting pot? Qui neanche lo vediamo! Le differenze tra maggiorenni e minorenni? Macchè! Tra maggiorate e minorate? Quelle sì. 

A Berlusconia puoi evitare di rispondere ai giornalisti, se proprio non vuoi. O se proprio vuoi, ma non hai tempo, puoi sempre dare la risposta breve, esibendo semplicemente il dito medio.

A Berlusconia, c'è sicurezza! E questo perchè i criminali ormai li trovi facilmente. Basta che siano extracomunitari!

A Berlusconia regna la pace. Non c'è opposizione. Lì puoi dire e fare quello che vuoi. Puoi possedere televisioni e giornali, avere tanti interessi e fare addirittura politica. Qui a parte le droghe, non ti è proibito niente! Puoi fare tutto! Ma tutto, tutto. Puoi fare il governatore che va a trans. Quello eletto con una maggioranza e che poi governa con un'altra. Puoi fare il primo cittadino incompetente, basta che lo dica La Russa. Insomma, a Berlusconia c'è davvero da sbizzarrirsi! Credetemi.

Qui non ci sono i noiosi proverbi ma solo divertenti barzellette. I capi di stato si accolgono col cucù. Finiamola con tutto questo protocollo. Boutade: questa è la diplomazia del XXI secolo! Nuovi Bush Jr e Blair vogliono andare in guerra? Tranquilli c'è Berlusconia a sostenervi! Nuovi Putin e Gheddafi si aggirano sullo scacchiere internazionale? Tranquilli, venite qui! Perchè qui, in questa terra di libertà,  tutto è possibile. Dalla 'ndrangheta all'Expo alle chiamate alla questura, alle frequentazioni con la nipote di Mubarak. Dove lo trovi un paese libero come questo? E poi, qui c'è il bunga bunga!

AV